Seminario – Linguaggio del valore linguaggio della speranza

Università di Praga, 11-12 Marzo 1994 Il seminario su Linguaggio del valore – linguaggio della speranza, organizzato congiuntamente dall’Università Carlo IV di Praga e dalla Fondazione Internazionale Nova Spes nel quadro del loro accordo di collaborazione, ha costituito, nella scelta del tema e nella sua articolazione, un momento di sintesi dell’attività scientifica svolta dalle due istituzioni. L’idea di questo seminario, maturata in seno all’Istituto di etica e dei fondamentali valori umani, come primo momento di sviluppo del suo programma di ricerca e di attività dopo il completamento del volume Per una carta dei fondamentali valori umani, ha assunto un respiro più vasto per l’innesto in una riflessione filosofica sui valori, di taglio sia storico che teoretico, di una serie di interventi di specialisti di altre discipline, chiamati a confrontarsi con il tema del valore dal loro specifico punto di vista. Mentre quest’idea rispondeva alla pluralità di temi abbracciati dal volume sui valori prodotto dall’Istituto, e alla diversità di apporti che lo avevano arricchito, essa d’altro canto ha consentito di coronare, offrendo l’occasione di unire intorno ad un tema specialisti di diverse discipline, l’attività seminariale portata avanti in comune dall’Università Carlo IV e dalla Fondazione Nova Spes. Sul tema dei valori

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Convegno Internazionale – Una nuova speranza per la sicurezza e la cooperazione in Europa

Il contributo di un’Alleanza operativa tra religione, scienza, economia e comunicazione per l’attuazione dell’Atto finale di Helsinki Vienna, 19-20 Settembre 1986 L’incontro ha avuto per tema lo stato delle relazioni internazionali a undici anni dalla firma dell’Atto finale di Helsinki sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Personalità del mondo politico e diplomatico hanno riflettuto sui molti passi ancora da compiere per arrivare ad una vera cultura della pace e di cooperazione tra le diverse parti d’Europa. L’attenzione, più che sui rapporti tra gli Stati, si è appuntata sulla dimensione umana, e precisamente sui diritti individuali, come quel campo nel quale più rimane da lavorare. Nova Spes, attraverso il lavoro comune di operatori dei diversi ambiti del sapere e delle attività umane, intende collocare l’uomo al centro degli impegni dei paesi firmatari dell’Atto di Helsinki per promuovere, attraverso un autentico rispetto dei diritti individuali e una maggiore cooperazione internazionale in questa direzione, una cultura della pace. Partecipanti: H. Beach, E. Colombo, J. Hersch, L. R. Klein, F. König, B. Kreisky, O. Lambsdorff, V. Mathieu, H. Sassmann, A. Silvestrini, C. F. von Weizsäcker

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Incontro di Premi Nobel – L’uomo tra speranza e minaccia

Roma, 21 -22 Dicembre 1980 – mozione di chiusura dei 12 Premi Nobel Partecipanti In risposta all’invito rivolto da S. S. Giovanni Paolo II agli uomini di scienza e di cultura, la Fondazione Nova Spes ha promosso l’incontro dei Premi Nobel per considerare la portata di un nuovo dialogo tra scienza e fede. Intento di questo confronto è stata la promozione dell’uomo come valore, nella convinzione che solo una riflessione moralmente orientata può salvare l’umanità dalle minacce che incombono su di essa. Atti: Dichiarazione finale dei Premi Nobel Noi Premi Nobel condividiamo il grande ideale di Alfred Nobel, secondo il quale la scienza deve operare a vantaggio dell’umanità. La scienza con le sue scoperte ha portato grandi benefici all’uomo e noi speriamo che continui ad operare in questa direzione. La conoscenza scientifica – a volte – è stata però usata per scopi indesiderabili – ad esempio per la guerra – e anche le stesse applicazioni benefiche possono avere inaspettati effetti secondari non desiderati. Inoltre la scienza ha favorito correnti di pensiero che hanno cambiato l’immagine che l’umanità aveva di se stessa e il suo ruolo nell’universo. Questo fatto ha lasciato gli esseri umani spiritualmente spogli e in un vuoto morale.

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Convegno Internazionale – “Le dimensioni della speranza nell’uomo contemporaneo”

Roma, 25 – 27 Gennaio 1980 Scopo dell’incontro è stato quello di precisare le linee fondamentali della Proposta Nova Spes e in particolar modo il nesso tra umanesimo e speranza che ne è alla base. Guardando alle ideologie che assolutizzano una sola dimensione dell’essere umano, si avverte la necessità di guardare all’uomo come soggetto globale e di recuperare la trascendenza della speranza, poiché solo ponendosi in relazione con una speranza che lo trascende, l’uomo può conferire significato alla vita e alla morte. Partecipanti: I. Bertoni, F. Bonacina, M. Brighi, C. Chabanis, M. Cozzoli, J. Fourastié, P.-P. Grassé, J. Marias, R. Marziantonio, G. Pappini, M. Parajon, G. Parlato, C. Pellegrini, P. Prini, B. Tonna

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AA.VV., Verso un umanesimo della nuova speranza, Roma 1985, pp. 80

1985 - Verso un umanesimo della nuova speranza

F. Bonacina, L. Lepri, V. Mathieu, M. M. Olivetti, P. Pace, L. Paoletti, A. Rigobello La speranza, come dimensione ontologica, si rinviene nella progettualità della condizione itinerante dell’uomo, in quanto è nell’attitudine a sperare che l’uomo si coglie nella propria autorealizzazione. Si tratta di una speranza aperta alla solidarietà, intenzionalmente rivolta alla comunione, e che, pur nel rispetto della singolarità di ogni persona, ci induce ad una comprensione globale della vita al di là delle sue singole manifestazioni.

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