Danilo Breschi – QUELLO SCHMITTIANO DI GIULIO TREMONTI

Quella che segue non intende essere la recensione ad un libro che ha già fatto tanto discutere e che, adesso che il suo autore è tornato alla guida della politica economica del Paese, può diventare una sorta di cartina di tornasole dell’ideologia non solo del dicastero dell’Economia ma dell’intera compagine governativa. Potrà persino fungere in un prossimo futuro da misuratore di quanto il testo contenesse solo parole di teoria, oppure, al contrario, punti di un programma che ha inteso farsi governo dell’Italia e progetto strategico per l’Unione Europea. Non mi soffermerò dunque sull’intero contenuto del breve ma densissimo pamphlet che Giulio Tremonti ha dato alle stampe nel mese di marzo, intitolandolo La paura e la speranza (Mondadori). Mi limito solo a dire, prendendo a prestito la battuta di un amico, che c’è molta più paura che speranza nelle pagine tremontiane. O almeno il lettore, finito il libro, esce agitato interiormente più dal primo sentimento che dal secondo. Soprattutto se di economia ne sa poco o nulla. Allora, sì, che le cifre e le proiezioni statistiche, le descrizioni dei flussi finanziari contenute nel volume giganteggiano come mostruose figure da incubo e la lucidità si perde pagina dopo pagina, fino al punto

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