Incontro osservatorio – Conflitto e identità: Per una riflessione su conflitto e identità

17 Febbraio 2004, Roma Fondazione Nova Spes, Via Piemonte 127 Primo incontro Osservatorio. Chi posso in generale riconoscere come mio nemico? Evidentemente soltanto colui che mi può mettere in questione. […] e chi può mettermi realmente in questione? Solo io stesso. O mio fratello. (C. Schmitt) L’identità non è qualcosa di dato: è sempre il risultato di un’azione, in virtù di cui si traccia una demarcazione, mai definitiva, tra identico e diverso, tra interno ed esterno, tra proprio ed estraneo, tra amico e nemico. Il conflitto, dunque, non è un incidente di percorso: è il motore stesso del processo di costruzione del sé (persona, gruppo, civiltà), che deve faticosamente venire a patti con il debito nei confronti di ciò “contro” cui guadagna la propria identità. Lo scontro-incontro tra “sé” e “altro” è un nodo ineludibile che vale la pena di essere esplorato e che emerge ogni volta che un’identità, che erroneamente si dava per scontata, viene messa in questione. Che cosa è “sé” e che cosa è “altro” quando un organismo è malato? quando un individuo è abitato da tensioni che non governa e che lo conducono oltre la soglia che separa il normale dal patologico? quando una morale condivisa

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