V Incontro di Premi Nobel ed esperti – Uomo-ambiente e lo sviluppo mondiale raccordato

Uomo-ambiente e lo sviluppo mondiale raccordato: il contributo dell’alleanza operativa tra religione, scienza, economia, comunicazione Praga, 10-13 Novembre 1990 Affrontando i temi dello sviluppo, dell’ambiente, dell’uomo e dei suoi valori, il colloquio si è posto come punto di incontro tra le culture dell’est e dell’ovest europeo nell’intento di impostare un discorso antropologicamente fondato sull’uomo globale. Si è inteso, inoltre, riflettere sullo squilibrio economico mondiale prospettando un’economia raccordata che nel contempo salvaguardi la peculiarità delle singole espressioni culturali. Partecipanti: L. B. Archideo, G. Arcieri, V. Bajsic, A. Baudyscse, A. Bayer, P. Blasi, G. Brenci, F. Bucar, A. Capochichi, L. Cappugi, A. Capuder, I. Cornides, F. Cvelbar, L. De Backer, J. Dular, M. S. Elsheikh, L. Emmerji, E. Emovon, , S. Fuscagni, G. Galeotti, S. Grygiel, T. Halik, M. J. Higatsberger, R. Hill, P. Hünermann, J. Janik, H. Kakihana, P. Kampits, J. Karle, T. Kawata, V. Klaus, F. König, J. Kremer, E. Leitenberger, L. Lepri, C. Licciardo, O. Madr, V. Mathieu, I. Musu, V. Negri, P. C. Nicola, S. Ochoa, P. Okigbo, P. Pace, R. Palous, L. Paoletti , E. L. Paraiso, G. Prosperi, E. Pungor, A. Rigobello, N. A. Robinson, Z. Separovic, L. J. Sison, V. Stipetic, A. Stres, C. Valy

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IV Incontro di Premi Nobel ed esperti – Uomo-ambiente e lo sviluppo: verso un approccio globale

Roma, 10 -14 Dicembre 1989 Nel convegno, dopo aver precisato la portata semantica del termine ambiente come “luogo” in cui si realizza la persona e riflettuto sulla responsabilità dell’uomo circa le alterazioni che vi apporta, sono state prese in considerazione le possibili soluzioni al problema prospettate dalle singole discipline nella consapevolezza di dover andare oltre i singoli ambiti per affrontare il problema nella sua globalità. I gruppi di lavoro nei quali si è articolato il convegno, aventi per oggetto 1) la dimensione etica; 2) la dimensione sociale e culturale; 3) la dimensione economica; 4) la dimensione scientifica e tecnologica; hanno prodotto un documento finale nel quale, sottolineata l’accelerazione dei mutamenti nell’interazione uomo-ambiente, viene richiesto un approccio che inquadri la situazione ambientale nelle sue varie sfaccettature per approdare ad una cultura ambientale attenta alle necessità individuali e delle popolazioni sul piano economico, scientifico e tecnologico, una cultura basata sulla solidarietà tra umanità e natura. La soluzione del problema ambientale prospettata dai partecipanti al convegno trascende le dimensioni solo quantitative dei problemi rivolgendosi verso un’idea di sviluppo attenta alla qualità della vita. Atti Pubblicazione: AA.VV., Man-Environment and Development: Towards a Global Approach, edited by P. Blasi and S. Zamagni, Roma, Nova Spes

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III Incontro di Premi Nobel – L’economia e lo sviluppo globale dell’uomo e della società

Castelgandolfo, 21-25 Giugno 1988 Il convegno è giunto alla conclusione che l’economia, quale componente essenziale dello sviluppo umano, dovrà, per attuare le sue finalità, concorrere alla realizzazione della singola persona guardando ai propri problemi in un’ottica più ampia, globale. In primo luogo dovrà intervenire affinché, attraverso un riequilibrio della situazione economica mondiale, venga garantita a tutti un’esistenza degna di un essere umano. Gli specialisti impegnati nella discussione oltre a trattare le linee generali del rapporto tra etica ed economia, si sono confrontati con problemi più specifici di un’economia che si globalizza: l’instabilità dei mercati e la loro regolamentazione, i problemi legati alla povertà e al debito, le soluzioni tecniche per promuovere lo sviluppo. Nel documento conclusivo del convegno si insiste sulla necessità di uno sviluppo attento alla qualità della vita, alla centralità del lavoratore, all’umanità dell’azienda, all’ambiente e si sollecita Nova Spes a farsi promotrice, attraverso contatti con personalità della cultura, di uno sviluppo globale ispirato a questi principi. Atti Pubblicazioni: AA.VV., L’economia e lo sviluppo globale della persona e della società, a cura di V. Mathieu, Roma, Edizioni della Fondazione Internazionale Nova Spes, 1989 Partecipanti: K. J. Arrow, P. T. Bauer, A. Bayer, M. Brighi, H. Campos Menéndez, P.

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II Incontro di Premi Nobel – La Scienza e l’uomo globale”

Roma, 6-9 Novembre 1987 Davanti alla crisi di unità dell’uomo, la scienza è chiamata ad uscire dalla neutralità etica che presume di rappresentare per inserirsi nell’ambito di un discorso globale che imprescindibilmente ritorni all’uomo. Il convegno, articolato in relazioni introduttive e in una tavola rotonda, si è concluso con le dichiarazioni dei Premi Nobel partecipanti all’iniziativa e con un documento finale. Nel documento, vengono evidenziate emergenze planetarie esemplari quali la mortalità infantile e l’AIDS, ma si sottolineano anche elementi di speranza, quali la crescente integrazione scientifica e il maggior spazio dato alla responsabilità e alle libertà individuali e si auspica un incremento della formazione scientifica accompagnato da una crescente apertura al sapere umanistico. La riunificazione del sapere viene vista come risposta possibile alla richiesta di uno sviluppo attento all’uomo, in un’epoca di grandi opportunità e grandi rischi. Partecipanti: P. Blasi, G. Debreu, J. Eccles, L. Esaki, E. O. Fischer, V. L. Fitch, J. Karle, F. König, R. Levi Montalcini, V. Mathieu, N. F. Mott, S. Ochoa, L. Paoletti, A. A. Penzias, I. Prigogine, C. Rubbia, B. I. Samuelsson, T. H. Weller, R. S. Yalow  

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Incontro di Premi Nobel – L’uomo tra speranza e minaccia

Roma, 21 -22 Dicembre 1980 – mozione di chiusura dei 12 Premi Nobel Partecipanti In risposta all’invito rivolto da S. S. Giovanni Paolo II agli uomini di scienza e di cultura, la Fondazione Nova Spes ha promosso l’incontro dei Premi Nobel per considerare la portata di un nuovo dialogo tra scienza e fede. Intento di questo confronto è stata la promozione dell’uomo come valore, nella convinzione che solo una riflessione moralmente orientata può salvare l’umanità dalle minacce che incombono su di essa. Atti: Dichiarazione finale dei Premi Nobel Noi Premi Nobel condividiamo il grande ideale di Alfred Nobel, secondo il quale la scienza deve operare a vantaggio dell’umanità. La scienza con le sue scoperte ha portato grandi benefici all’uomo e noi speriamo che continui ad operare in questa direzione. La conoscenza scientifica – a volte – è stata però usata per scopi indesiderabili – ad esempio per la guerra – e anche le stesse applicazioni benefiche possono avere inaspettati effetti secondari non desiderati. Inoltre la scienza ha favorito correnti di pensiero che hanno cambiato l’immagine che l’umanità aveva di se stessa e il suo ruolo nell’universo. Questo fatto ha lasciato gli esseri umani spiritualmente spogli e in un vuoto morale.

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