Mario Morcellini – LA SCISSIONE GIOVANI/SOCIETÀ. UNA TERRA DESOLATA

(Estratto da Paradoxa 4/2022) La completezza resta l’obiettivo della ricerca intellettuale… e quanto più sensibile è l’apprensione dell’incompiuto, tanto più forte è il richiamo della totalità. Thomas Harrison, L’arte dell’incompiuto I cambiamenti nella condizione giovanile disegnano una vera e propria cosmologia di novità, al punto che i termini ‘crisi’ e ‘rischio’ sono sovrarappresentati rispetto a quelli di ‘speranza’ e ‘futuro’. Quanto più siamo incerti nel disegnare una nuova cartografia, tanto più ricorriamo a un lessico talora esoterico come quello che fa riferimento a supposti mutamenti antropologici. È complessivamente una concettualizzazione incerta, ma resta vero che la concentrazione di crisi strutturali e culturali che i giovani pagano finisce per aumentare il fossato tra la nostra conoscenza e la messa in scena dei loro comportamenti, quasi sempre collegati a una iperstimolazione da parte della comunicazione soprattutto digitale, che oggi sembra quasi l’unico testamento cui i nuovi venuti si appoggiano. È ovviamente difficile costruire tipologie narrative di esistenze sempre più complesse e ora scosse dalla doppia emergenza della pandemia e di una guerra insensata. Eppure una situazione così disarticolata apre per definizione ad una visione che promette significative scoperte empiriche e teoriche, a condizione che il nostro sapere sappia seguire con attenzione l’impatto

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Paradoxa, Anno XVI – Numero 4 – Ottobre/Dicembre 2022

Paradoxa 4/2022 - Copertina

Giovani e società. Fine della trasmissione? a cura di Mario Morcellini Il fascicolo si pone la domanda circa la possibilità che i giovani, nel passaggio generazionale di oggi, siano radicalmente disinteressati ad ogni interazione comunicativa tradizionale. Che la linea di trasmissione che consegna il passato alla nuova generazione si sia, di fatto, interrotta? I giovani da un lato, la società dall’altro?  ‘Loro’, virtualmente iperconnessi e di fatto isolati, colpiti da una pandemia che li ha resi più fragili; apparentemente refrattari a politica, cultura, religione, informazione. ‘Noi’, la società che variamente li guarda con curiosità, paternalismo, tenerezza, disapprovazione. A ben vedere, tuttavia, la situazione è più complessa di una semplice contrapposizione. La socializzazione assume nuove (piatta)forme di partecipazione. Responsabilità civica, giustizia sociale, solidarietà costruiscono nuove vie di comunicazione, nuovi obiettivi.    

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Seminario: La comunicazione al posto della politica

Roma, 9 aprile 2021, ore 15:30-17:00 Fondazione Internazionale Nova Spes, piazza Adriana 15 Seminario a partire da Paradoxa 3/2020, La comunicazione al posto della politica. Seminario in formula “mista”, con relatori in parte in presenza e in collegamento. Sono intervenuti: Eugenio Gaudio, Laura Paoletti, Mario Morcellini, Luigi Di Gregorio e Antonio Preiti; In collegamento: Lucia Annunziata, Ugo Intini, Francesco Giorgino, Gianni Cuperlo, Marzia Antenore e Francesca Rizzuto.

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Mario Morcellini – LA COMUNICAZIONE AL POSTO DELLA POLITICA. L’IMPATTO DEI MEDIA E DELLE RETI DIGITALI

(estratto da Paradoxa 3/2020) Premessa Il monografico si interroga su un trend ormai evidente ai ricercatori ma che occorre affrontare in termini sistematici, aprendo il dibattito non solo alle comunità scientifiche: è in corso da tempo un processo tutt’altro che graduale di sostituzione della politica con la comunicazione in tutte le sue declinazioni. Ad una lunga fase storica in cui i media si ponevano in un atteggiamento di narrazione e mediazione di temi e discorsi politici, si è avvicendata una stagione in cui essi finiscono per surrogare la politica, divenendo così la piattaforma vincente di interazione con la domanda ‘dal basso’ e con gli stessi pubblici. Si ha così la riprova di quanto sia più centrale che mai, nell’esperienza sociale degli uomini moderni, la dimensione simbolica e in particolare quella virtuale: diventa sempre più il terreno privilegiato di conflitto nel mercato dell’influenza e nell’economia dell’attenzione. Gli aspetti maggiormente critici dipendono in buona misura dalla difficoltà di aprire gli occhi sull’accelerazione quasi compulsiva dei processi in atto. È così che il gruppo di autori e studiosi di diverse generazioni e pertinenze scientifiche ha messo a fuoco nel presente numero caratteristiche e indicatori di questo prorompente fenomeno, senza trascurare le criticità che

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Paradoxa, Anno XIV – Numero 3 – Luglio/Settembre 2020

La Comunicazione al posto della politica a cura di Mario Morcellini e Michele Prospero La politica si sta trasformando nella narrazione che è in grado di offrire di sé. La comunicazione, peraltro, soprattutto nella dimensione digitale, impone i suoi codici, i suoi linguaggi, le regole del ‘suo’ gioco al dibattito pubblico. Lo spazio virtuale spesso plasma letteralmente la realtà: ‘vero’ non è più ciò che corrisponde ai fatti ed è verificabile con dati oggettivi, ma ciò che persuade il sentire comune; ‘reale’ è ciò che viene creduto tale. I media diventano luogo privilegiato non solo di confronto, bensì di costruzione del consenso. Questo numero intende mettere a fuoco caratteristiche e indicatori di tale fenomeno, evidenziandone tratti e criticità.   Indice:    

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