Convegno – Conflitto e Immagine. Il conflitto tra narrazione e media: Dissoluzione dell’autore conflitti?

Roma, 26-27 novembre 2003 Palazzo de Carolis, Sala Minerva – Via del Corso, 307 La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti. È uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico (P. Picasso) I testi fondativi della nostra civiltà, la Genesi, l’Iliade, l’Odissea, attestano che l’intreccio di base di ogni narrazione è lo stesso intreccio che lega i contendenti in un conflitto: tra uomo e Dio, tra fratelli, tra nemici. È il conflitto, che costituisce come realtà l’umano, che si offre come materiale di narrazione reiterata e di simbolizzazione permanente? Sono le narrazioni e le simbolizzazioni che ci guidano alla comprensione di noi stessi e degli altri, imponendo il conflitto come chiave indispensabile di lettura di ciò che siamo? Che ruolo ha la rappresentazione nell’innesco dei conflitti, nella loro amplificazione e magari nella gestione costruttiva dei medesimi? Quali sono gli elementi caratteristici del linguaggio del conflitto, in particolare quando si tratti di un conflitto linguistico per eccellenza come quello politico? Tutto è favola, ha teorizzato Nietzsche: e questo può voler dire che le lotte che noi crediamo di cogliere nel reale sono appunto favola, modi del nostro pensare che possiamo leggere nel loro terribile potere e nelle

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