Paradoxa, ANNO VI – Numero 4 – Ottobre/Dicembre 2012
Eutopia A cura di Vittorio Emanuele Parsi La crisi dell’euro altro non è che la manifestazione più drammatica della crisi politica dell’Unione Europea. Viene meno l’uguaglianza tra gli Stati membri – come attestato dagli sviluppi più recenti in tema di politica finanziaria – rinascono spinte regressive a livello nazionale, e si fa sempre più sfumata e controversa la frontiera, paradossale, di quel «non luogo» (P. Valenza) in cui l’Europa consiste. È necessario, oggi, ravvivare la memoria del principio che anima l’Unione, perché essa non si dissolva in «utopia». A questo scopo ambizioso vogliono contribuire gli autori di «Paradoxa» 4/2012, curato da Vittorio Emanuele Parsi. I saggi si raccolgono intorno a due fuochi principali. Anzitutto, la necessità dell’esistenza dell’Europa, su cui tutti gli autori unanimemente convergono; in secondo luogo, la necessità di una sua riforma. E come in ogni opera di riforma, concettuale e no, sono ben presenti, accanto alla meta, gli ostacoli che si frappongono al suo raggiungimento. Il più arduo è forse proprio il rischio della deriva tecnocratica, di cui D. Fisichella ricostruisce le origini. Altre problematicità sono individuate nell’assenza di una politica estera coesa, nella messa a punto di un welfare calibrato, nell’integrazione, nel recupero della vocazione mediterranea