Laura Paoletti – PROGRESSISTI SI’, MA…

(Editoriale di Paradoxa 1/2024) L’identikit del progressismo che emerge da questo fascicolo è un ritratto à la Picasso: singoli elementi figurativi sono chiaramente riconoscibili, ma all’occhio non è concesso rilassarsi nella percezione di una forma complessiva capace di armonizzarli in un’immagine stabile, come se prospettive diverse scomponessero il quadro d’insieme su una pluralità di dimensioni non necessariamente compossibili in un unico spazio. Il che, per altro, conferma una tendenza generale: è dal numero del 2008 su ‘destra’ e ‘sinistra’ che «Paradoxa» si interroga sulle categorie che strutturano e orientano lo spazio della politica: e, in un percorso di ricerca che ha chiamato in causa, oltre a quella coppia in certo senso primigenia, diverse altre nozioni cardine della scienza e della filosofia politica – ‘democrazia’, ‘liberalismo’, ‘cultura politica’ –, si è reso via via più evidente che immaginare tale spazio come compreso e compresso in un sistema di assi cartesiani, capaci di attribuire a ciascun punto una posizione univocamente determinata, è semplicistico. I conti, come si dice, non tornano: le coppie di assi si moltiplicano (Rigotti) e non sempre danno luogo a coordinazioni stabili e chiarificatrici. Il ‘progressismo’ non fa eccezione: chi cercasse tra queste pagine un’icona, un’immagine stilizzata adatta a

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Carmelo Vigna – SULLA CONVENIENZA DELLA “RAGIONE PUBBLICA” PER UNA BIOETICA “DEMOCRATICA”

Una amichevole interlocuzione con Francesco D’Agostino Lo scorso 21 settembre venne pubblicato su “Europa” un manifesto con il titolo Una ragione pubblica per la bioetica. I firmatari (parte di area laica e parte di area cattolica) si rivolgevano al nascente Partito democratico, ma poi anche ad altre forze politiche. Volevano contribuire alla costruzione di un dialogo tra le due culture d’origine nelle delicate e complesse questioni legate alla vita umana. Ma non sembra che il Partito democratico si sia troppo incuriosito (non dico occupato) dell’iniziativa. La mente dei suoi esponenti era evidentemente versata in altro. E’ stato soprattutto il quotidiano “Avvenire” ad avvertire l’importanza della cosa e ha subito affidato a Francesco D’Agostino un giudizio di merito. Francesco D’Agostino ha prima allineato (27 settembre) una serie di riserve (“Che si tratti di buone intenzioni, non c’è dubbio; se a tali buone intenzioni possono seguire davvero fatti congruenti è però un’altra questione. Per quel che mi concerne sono piuttosto scettico”: così cominciava.). Io ebbi subito dopo a replicare – come uno dei firmatari – alle ragioni di questo “scetticismo”. La mia “lettera  aperta” a D’Agostino venne pubblicata su “Avvenire” l’11 di ottobre, preceduta (!) da una replica di D’Agostino, in cui

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Tavola rotonda – Conflitto e vita: Identità e fecondazione eterologa

31 maggio 2005, Roma Sala delle Colonne – Palazzo Marini – Via Poli, 19 Quando il bambino era bambino, era l’epoca di queste domande: perché io sono io e perché non sono te? Perché sono qui e perché non sono là? Quando comincia il tempo e dove finisce lo spazio? P. Handke Le questioni di bioetica chiamano in causa sempre domande fondamentali. Suscitano confronti che, specie se affrontati sulla scorta delle urgenze dell’attualità, costringono posizioni e toni ad inasprirsi e rischiano di assumere il carattere di scontri meramente distruttivi. Nella convinzione che questo non sia l’unico esito possibile di un conflitto di opinioni, la Fondazione Nova Spes si propone di avviare, con questo incontro, una serie di iniziative che offrano a voci autorevoli, di competenze e orientamenti diversi, lo spazio per una riflessione serena e rigorosa. Il tema della fecondazione eterologa, pur dando luogo, rispetto ad altri, a contrapposizioni meno nette, nasconde risvolti estremamente delicati, che investono l’identità personale e collettiva: come si definisce l’identità di colui che viene al mondo, rispetto a quella di coloro che lo mettono al mondo? Come dirimere i casi in cui i rispettivi diritti sembrano entrare in conflitto? In che termini si può parlare

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Lezioni pubbliche – Le sfide dell’economia all’etica

LEZIONI PUBBLICHE DEL GIOVEDI’ , in collaborazione con la Pontificia Università Gregoriana, Novembre 1994 – Gennaio 1995 Relatori e temi del ciclo di lezioni 10 Nov Introduzione generale corso. L’evoluzione recente della Dottrina Sociale della Chiesa: chiavi di lettura. P. G. Pittau e P. S. Bernal – Pontificia Università Gregoriana, Roma 17 Nov Ineguaglianze e andamenti demografici nell’economia globale: il dopo Cairo. Prof. Luigi Campiglio – Università Cattolica, Milano 24 Nov La crisi della relazione uomo-ambiente e lo sviluppo umano sostenibile. Prof. Ignazio Musu – Università di Venezia 1 Dic Globalizzazione e regionalizzazione come specificità dell’economia post-industriale: implicazioni economiche ed etiche. Prof. Stefano Zamagni – Università di Bologna 15 Dic Le degenerazioni del mercato: corruzione, criminalità, usura. Prof. Flavio Delbono – Università di Bologna 22 Dic Il sistema finanziario internazionale e l’urgenza di riforme delle sue istituzioni. Dr. Antonio Fazio – Governatore della Banca d’Italia, Roma 12 Gen Il federalismo oggi possibile: implicazioni di modelli diversi di federalismo economico. Prof. Piero Giarda – Università Cattolica, Milano 19 Gen Il disegno economico-istituzionale di un nuovo modello di stato sociale. Prof. Benedetto Gui – Università di Venezia 26 Gen Il problema dell’occupazione nella società post-industriale: una nuova prospettiva della Dottrina Sociale della

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AA.VV., Conflitto e mercato. Il mercato: regola o detonatore dei conflitti?… a cura di A. Massarenti, «Etica ed economia», V/2003 1 e 2

2003 - Etica ed economia

Conflitto e mercato. Il mercato: regola o detonatore dei conflitti? Analisi tipologiche, ricostruzioni storiche, prospettive Il numero monografico della Rivista «Etica ed economia» pubblica gli atti del convegno Il mercato regola o detonatore dei conflitti? Analisi tipologiche, ricostruzioni storiche, prospettive , svoltosi a Roma l’8 novembre 2003.

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