Tavola Rotonda – Parole e guerra

In occasione della pubblicazione del volume di Vittorio Mathieu Conflitto e narrazione. Omero, i mass media e il racconto della guerra. 19 dicembre 2006, Roma Palazzo Corsini – Accademia dei Lincei Conflitto e narrazione sono due realtà che si intrecciano su più livelli. Non ogni parola è strumento di dialogo, e non ogni conflitto è immediatamente sinonimo di guerra. Nell’epoca dei mass-media, in cui fatto e rappresentazione sono sempre più reciprocamente connessi, una riflessione sui vocaboli, sulle metafore, sui linguaggi che strutturano i conflitti appare ineludibile. Atti: Partecipanti: P. Boitani, A. Gaston, M. Maggioni, V. E. Parsi, P. Valenza.

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AA.VV., Conflitto e narrazione. Omero, i mass media e il racconto della guerra, a cura di V. Mathieu, Bologna, Il Mulino, 2006 pp. 244

2006 - Conflitto e narrazione

A. Abruzzese, F. Battistelli, U. Curi, C. Jean, E. Manca, V. Mathieu, R. Rega, A. Scurati Vincolati reciprocamente da diversi legami, conflitto e narrazione costituiscono un intreccio difficile da dipanare: da un lato, infatti, la guerra va interpretata come una forma peculiare della comunicazione, piuttosto che come una sua interruzione; e lungi dal poter essere considerato un mero strumento di pace, il dialogo tra soggetti è anzitutto un’occasione di scontro. Le armi, dunque, sono anche parole, e le parole armi. Analizzando come il conflitto sia la trama originaria di ogni narrazione, e come d’altro canto ogni guerra venga inevitabilmente accompagnata da tentativi di reiscrizione in un racconto sensato, il volume propone la necessità di non occultare tale intreccio. La società della comunicazione di massa, infatti, non fa che accentuarne la rilevanza, esponendosi ancora più gravemente al rischio di letture ingenue e dai potenziali effetti esplosivi.

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