Tavola rotonda – Conflitto e vita: Identità e fecondazione eterologa

31 maggio 2005, Roma Sala delle Colonne – Palazzo Marini – Via Poli, 19 Quando il bambino era bambino, era l’epoca di queste domande: perché io sono io e perché non sono te? Perché sono qui e perché non sono là? Quando comincia il tempo e dove finisce lo spazio? P. Handke Le questioni di bioetica chiamano in causa sempre domande fondamentali. Suscitano confronti che, specie se affrontati sulla scorta delle urgenze dell’attualità, costringono posizioni e toni ad inasprirsi e rischiano di assumere il carattere di scontri meramente distruttivi. Nella convinzione che questo non sia l’unico esito possibile di un conflitto di opinioni, la Fondazione Nova Spes si propone di avviare, con questo incontro, una serie di iniziative che offrano a voci autorevoli, di competenze e orientamenti diversi, lo spazio per una riflessione serena e rigorosa. Il tema della fecondazione eterologa, pur dando luogo, rispetto ad altri, a contrapposizioni meno nette, nasconde risvolti estremamente delicati, che investono l’identità personale e collettiva: come si definisce l’identità di colui che viene al mondo, rispetto a quella di coloro che lo mettono al mondo? Come dirimere i casi in cui i rispettivi diritti sembrano entrare in conflitto? In che termini si può parlare

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Convegno – Conflitto e immagine: la comunicazione tra guerra e pace

12 maggio 2005, Roma Monte dei Paschi di Siena – Via M. Minghetti, 30a Uno dei risultati maggiormente apprezzati (da organizzatori e pubblico) del primo convegno frutto della collaborazione tra ISIMM e Nova Spes, Dissoluzione dell’autore?, è stata la felice contaminazione tra le due diverse prospettive di ricerca. I problemi legati al modo in cui i media riportano un conflitto sono stati esaminati nel quadro più ampio e poco consueto del rapporto tra il conflitto come tale (non soltanto quello bellico) e la narrazione: studiosi e operatori si sono interrogati sulla possibilità che non vi sia poi una radicale eterogeneità tra il racconto di un autore, nel senso forte del termine, e il resoconto di un inviato di guerra. Con questo stesso approccio «bilaterale» ISIMM e Nova Spes intendono ora affrontare il tema della comunicazione tra guerra e pace. Che i media abbiano un ruolo sempre più rilevante e attivo nella gestione concreta dei conflitti è fuori discussione: si tratta però di capire a quali condizioni e con quali modalità essi fungano da strumenti di guerra oppure di pace. Anche in questo caso l’intento è quello di sollecitare una riflessione critica sull’operato dei media, ma, per dir così, dall’esterno: una

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Tavola rotonda – Dignità e identità personale

Roma, 29 aprile 2005 Aula Magna Lumsa In occasione della pubblicazione del volume di Vittorio Mathieu: Privacy e dignità dell’uomo. Una teoria della persona La teologia, che si è andata secolarizzando, e l’evolversi del linguaggio – che dal Wert a cui corrisponde un prezzo giunge fino a una Würde che nessun prezzo può pagare – concordano nell’assegnare alla dignità una provenienza non-empirica (dall’originario) e una consistenza non rappresentabile a guisa di oggetto che il diritto debba proteggere, bensì come il principio che fonda il diritto stesso. Atti: Partecipanti: G. Ignesti, V. Mathieu, M. M. Olivetti, R. Sanchini, Card. A. Silvestrini, G. Tognon. Agenda: Inizio lavori ore 16,30 Modera l’incontro il Prorettore Giuseppe IGNESTI Interventi di: Vittorio MATHIEU, Filosofia moraleMarco M. OLIVETTI, Filosofia della religione Riccardo SANCHINI, Elementi di retorica Card. Achille SILVESTRINI Giuseppe TOGNON, Storia dell’educazione

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Convegno – Misurare la qualità. Teorie e tecniche per una misurazione del valore

Firenze, 1-2 dicembre 2005 Sala Verde – Palazzo Incontri Questa prima tappa della ricerca che Nova Spes intende svolgere sull’«economia degli immateriali» è dedicata ad una questione di metodo. Non è un caso: siamo convinti infatti che una chiarificazione, il più possibile nitida, degli strumenti di lavoro sia una condizione essenziale per delimitare un campo d’indagine dai confini ancora molto incerti e per avviare un dialogo produttivo tra competenze, discipline e linguaggi diversi. In particolare, il problema della misura è essenziale per la definizione stessa della nozione di intangible, di ciò che, per definizione, sfugge alla presa. È ormai riconosciuto con largo consenso il ruolo decisivo, nello sviluppo di un sistema economico, di fattori immateriali come la capacità innovativa, il capitale intellettuale, la cultura, la reputazione e persino la felicità. Ma, a differenza delle grandezze classiche dell’economia, questi «valori» – nella doppia accezione, economica ed etica – sembrano sottrarsi ad una valutazione in termini tradizionalmente quantitativi (e lo stesso potrebbe dirsi di «disvalori» come il rischio e il danno). Tuttavia la pertinenza economica degli intangibles non consente di aggirare il problema della misura. Quanto valgono davvero questi «beni»? Quanto si è disposti ad investire per acquisirli? Esistono tecniche sperimentate e

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AA.VV., L’identità in conflitto dell’ Europa. Cristianesimo, laicità, laicismo, a cura di L. Paoletti, Bologna, Il Mulino, 2005 pp. 224

2005 - L'identità in conflitto dell'Europa

S. Belardinelli, G. Dallatorre, J-D. Durand, P. Donati, N. Lobkowicz, V. Mathieu, V. E. Parsi, R. A. Sirico Il problema dell’identità religiosa dell’Europa può e deve essere affrontato in una prospettiva non condizionata dalle contingenze del dibattito politico e soprattutto da pregiudizi ideologici. Alla posizione semplicistica di chi si affanni a tener ben distinto ciò che è cristiano da ciò che non lo è, questo volume oppone un’ipotesi di lavoro: il riconoscimento di una conflittualità strutturale, ma feconda e non distruttiva, tra cristianesimo e laicità è un presupposto fondamentale per la costruzione del futuro del vecchio continente. Gli studi raccolti nella prima parte del libro mettono in evidenza, da un punto di vista storico-descrittivo, come il termine “laicità” assuma diversi significati in differenti contesti culturali, quali quello italiano, tedesco, francese e statunitense. Nella seconda parte invece, a livello più teorico-sistematico, si sottolinea come il rapporto tra Stato e Chiesa (o Chiese) non sia necessariamente di reciproca esclusione: il cristianesimo ha svolto, e può ancora svolgere, una funzione tanto più rilevante per la società quanto più interagisce, secondo la sua tradizione più autentica, con una sfera pubblica riconosciuta nella sua piena autonomia.

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Nuovi Studi Politici, ANNO XXXV – III Serie – Gennaio-Giugno 2005 n. 1/2

Nuovi studi politici 2005-1

Il presente numero della rivista segnala immediatamente la propria novità con un cambiamento di veste grafica. In effetti, la nuova serie inaugura la guida del trimestrale da parte della fondazione Nova Spes che ha accolto l’invito del direttore Francesco D’Agostino ad assumerne la responsabilità scientifica. Con la progressività richiesta, vuoi da un fisiologico periodo di rodaggio, vuoi dalla discrezione nei confronti dello storico periodico di così illustri fondatori, nonché dei suoi lettori, la rivista diventerà l’organo di Nova Spes. Che non si interessa specificatamente di «studi politici» ma che una finalità politica in senso proprio la persegue senz’altro. Il senso proprio pensato da Aristotele, per intenderci, che riteneva la politica una «virtù», cioè una disposizione acquisita (o abito) che diviene una seconda natura e come tale aiuta gli individui a raggiungere i loro scopi naturali. La questione dalla continuità, dunque, ma anche quella di un rinvigorimento che al «nuovo» è affidato, vengono assicurati dal nostro guardare la politica come una teoria che, in quanto tale, non si limita a cercare i mezzi per raggiungere scopi che già si hanno, bensì si propone di riflettere sugli scopi stessi che è bene proporsi. Già in questo numero si troverà un articolo che

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