Convegno Internazionale: Globalizzazione e particolarità.

Roma, 3-4 Dicembre 1999 Nel proporre il tema Globalizzazione e particolarità alla riflessione di specialisti di economia, diritto, filosofia, politologia, e ad operatori di centri di ricerca e di organizzazioni internazionali, Nova Spes ha voluto stimolare una riflessione sul fenomeno della globalizzazione a tutto tondo, dagli aspetti strettamente monetari e finanziari, a quelli politici (dalla crisi degli stati nazionali al ruolo delle organizzazioni internazionali) a quelli culturali, dalle nuove affermazioni di identità che conseguono alla sempre maggiore integrazione, alle sfide che i nuovi processi propongono alla riflessione etica ed alla sua applicazione pratica. Atti: Nel proporre questo tema di riflessione a specialisti di economia, diritto, filosofia, politologia, e ad operatori di centri di ricerca e di organizzazioni  internazionali, Nova Spes ha voluto stimolare una riflessione sul fenomeno della globalizzazione a tutto tondo, dagli aspetti strettamente monetari e finanziari, a quelli politici (dalla crisi degli stati nazionali al ruolo delle organizzazioni internazionali) a quelli culturali, dalle nuove affermazioni di identità che conseguono alla sempre maggiore integrazione, alle sfide che i nuovi processi propongono alla riflessione etica ed alla sua applicazione pratica. Laura Paoletti nel suo intervento di introduzione ai lavori ha sottolineato che nell’accezione corrente “globale” allude al globo terrestre e,

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AA.VV., Il bene cultura. Il male scuola, a cura di L. Lepri, Roma, Armando, 1999, pp. 240

1999 - Il bene cultura. Il male scuola

E. Agazzi, G. Bertagna, H. C. A. Chang, P. Farenga, I. Illich, M. Laeng, L. Lepri, R. Lizzi, C. Montedoro, E. Morin, M. T. Moscato, M. Pellerey, A. Rigobello, A. V. Zani Il titolo Il bene cultura. Il male scuola, è una intenzionale provocazione che suggerisce l’interrogativo: perché la scuola? Con esso si sottintende che la scuola debba “dar ragione” di se stessa in una misura molto più impegnativa che non sia la semplice ricognizione di certe condizioni fattuali e che si nutrono dubbi circa il suo senso, il suo valore, la sua funzione. All’inizio del volume alcuni contributi che scavano in questo perché rispondono con proposte articolate ed argomentate. Si passa poi all’analisi di che cosa si deve o si può insegnare, in base a quali obiettivi, finalità e criteri. Nella parte conclusiva ci si ricolloca nell’attualità della scuola esistente per illustrare esperienze di interazione con altri soggetti e proposte volte ad un complessivo miglioramento dell’istruzione.

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L. PAOLETTI, Uomo e tempo. Saggio di antropologia filosofica, Roma, Armando, 1999, pp. 205

1999 - Uomo e tempo. Saggio di antropologia filosofica

Il volume intende proporre una riflessione antropologica in quanto analisi del modo d’essere dell’uomo come realtà che esiste in un modo peculiare. Nel saggio tale peculiarità è studiata in rapporto al tempo, accogliendo quanto il pensiero occidentale (da Agostino a Bergson a Heidegger) ha approfondito, ma sviluppandolo attraverso un’analisi fenomenologica del modo umano di esistere, da parte dell’uomo, come “animale che indugia”. Questo concetto stesso di indugio o di attesa implica un trascendimento del tempo e, insieme, un’accettazione inevitabile della temporalità.

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