Paradoxa, ANNO VII – Numero 2 – Aprile/Giugno 2013

Valutare o perire
L’Università sul mercato
a cura di Pierluigi Valenza

«Paradoxa» 2/2013 muove da un tema solo apparentemente settoriale, quello della Vqr. Si tratta di un processo volto a valutare la ricerca negli Atenei italiani, avviato dal Ministero competente e coordinato dall’Anvur, che porterà a distribuire in modo premiale una parte del fondo di dotazione ordinaria per le università. L’impressione di tecnicismo si dirada non appena si guarda alle questioni, di ampio spettro, che emergono dal volume. Scopo degli Autori e del Curatore Pierluigi Valenza è difatti mostrare che i processi di valutazione dell’università e della ricerca interessano il futuro culturale ed economico del nostro Paese, essendo la spia di processi e trend molto più profondi i quali potrebbero addirittura toccare il nostro modo di vivere e intendere l’esistenza. Si va dai costi, impressionanti, del processo di valutazione in Italia (Baccini, Coin, Sirilli), alle conseguenze della sua applicazione in ambito umanistico (Fabris, Hénaff), passando per aspetti più specifici, quali la bibliometria, analizzata da Banfi e De Nicolao, fino ai paradossi del caso: crescente burocratizzazione della ricerca (Hinna), corsa sfrenata alla pubblicazione e alla citazione (Pinto), caduta in oblio del compito didattico-pedagogico dei professori (Semplici). Concordi sul presupposto che valutare sia necessario e anzi doveroso, i contributi aprono nuovi e stimolanti interrogativi su modalità e implicazioni. È davvero possibile misurare il sapere? Come si  conciliano conoscenza e mercato? Il sapere coltivato e trasmesso nelle università va considerato indipendente, o dipendente da un qualche potere? E, nel caso, quale?

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