Vivibilità.
Verso un cambio consapevole di paradigma
a cura di Ugo Morelli
Il numero 3/2007 di «Paradoxa», a cura di Ugo Morelli, è intitolato a una disamina complessiva della questione della vivibilità. Il tema non è nuovo – osserva Stefano Semplici nell’Editoriale – essendosi imposto come interfaccia critica dei grandi processi di urbanizzazione e industrializzazione. Non è nuovo e tuttavia in esso ne va del nostro futuro. Il fascicolo si propone così di ripensarlo, alla luce dei progressi degli ultimi anni, nelle sue molteplici sfaccettature. Punto di partenza è la rinuncia alla facile scorciatoia delle contrapposizioni ad effetto: i poeti e gli ingegneri, la natura e la città, la decrescita e il profitto, le chiese e i laboratori. Merito dell’indagine, il tentativo di avanzare verso un cambio consapevole di paradigma. Non sono solo problemi contingenti di sostenibilità economica, ambientale e politica a urgere in questa direzione, ma una riflessione più profonda sul bivio a cui l’umanità è giunta, oggi per la prima volta: autodistruggersi, o essere artefice del proprio destino (Morelli). Soluzioni concrete si affacciano per il lettore: la valorizzazione della cultura e dell’«immateriale» (Sacco, Blessi); la riqualificazione della vita della città attraverso una serie di pratiche sapienti (Girard, Martinotti, Moroni); l’adozione di politiche realistiche di fronte al progresso tecno-scientifico (Caglioti). Tale ridefinizione dei parametri della vivibilità comporta, infine, un approfondimento del senso del limite (Weber), più precisamente, dei vincoli e dei conflitti psichici che ne derivano, nel difficile equilibrio tra delirio di onnipotenza e angoscia d’impotenza. Il volume è corredato da due interviste e da una sezione A due voci in cui Musu, da una parte, e Bonaiuti, dall’altra, argomentano pro e contro il binomio crescita-sostenibilità.