Dopo una sommaria esposizione degli itinerari di sviluppo che hanno caratterizzato le varie esperienze del dopo-guerra, l’autore passa a considerare i tre principali insegnamenti che da quelle sono derivati.
In questo contesto si inserisce la proposta di uno “sviluppo partecipativo” che mediante un coinvolgimento attivo delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo ed il mantenimento del surplus economico in loco, consenta un nuovo processo di accumulo e quindi di sviluppo.