Presentazione della Proposta Programmatica a Giovanni Paolo II

Città del Vaticano, 10 Giugno 1983 L’uomo di oggi soffre della perdita dei valori e della conseguente frammentazione della personalità. In risposta a questa situazione Nova Spes prospetta un nuovo umanesimo come aspirazione al valore dell’essere per la formazione dell’uomo globale. A tal fine prevede la formulazione della “carta dei valori umani” e propone la teoria delle “condizioni umane” come principio unificante. Intenzioni, queste, che hanno suscitato in S. S. Giovanni Paolo II parole di assenso e di incoraggiamento. Partecipanti: U. Aletti, G. Bergagio, E. Bernabei, P. Blasi, F. Bonacina, M. Brighi, L. Cantuti, G. Carli, A. Diana, A. Fazio, O. Giscard d’Estaing, F. König, G. Lazzati, L. Lepri, G. Letta, V.Mathieu, L. Mazzei, G. Mazzocchi, R. Montagne, F. Nobili, M. M. Olivetti, P. Pace, L. Paoletti, M. Piovano, A. Rigobello, M. Rivosecchi, E. Savio, F. Ventriglia, G. Vigorelli

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Giornata di studio a Castelgandolfo, alla presenza di Giovanni Paolo II

Castelgandolfo, 14 Settembre 1982 In un incontro di una giornata sono stati sottoposti al Santo Padre Giovanni Paolo II da parte di teologi, scienziati, filosofi, comunicatori ed economisti di sette diverse nazioni i fondamenti teoretici per un’alleanza tra le dimensioni che costituiscono la persona: il credere, il conoscere, il comunicare ed il fare. Concretamente quest’alleanza si configura come metodo e modello, anzitutto per una più chiara identificazione di queste dimensioni e poi per una loro cooperazione, a livello dei soggetti operanti nei diversi ambiti, per l’interpretazione dei problemi dell’uomo e per la formulazione di risposte ai bisogni che da tali problemi nascono. Atti Pubblicazioni: Alleanza operativa tra religione, scienza, comunicazione, economia, brochure, Edizioni Fondazione Internazionale Nova Spes, Roma 1982 S. Grygiel, L’unità della cultura. L’alleanza tra la promessa e la speranza, pp. 2-13 L. Paoletti, Per un fondamento teoretico dell’alleanza operativa tra religione, scienza, comunicazione, economia nell’umanesimo della nuova speranza, pp. 14-32 G. Arcidiacono, Ordine, sintropia, iperspazi, pp. 34-37 P. Blasi, Il ruolo della scienza nell’alleanza, pp. 38-40 G. Sermonti, La biologia e i valori, pp. 41-43 Partecipanti: G. Arcidiacono, R. Beatson, GL. Bergagio, P. Blasi, F. Bonacina, M. Brighi, V. Cappelletti, L. Cappugi, C. Chabanis, A. Fazio, S.Grygiel, F.

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Convegno Internazionale – Presentazione dell’Orizzonte di pensiero di Nova Spes

Roma, 26 Aprile 1982 Alla luce di un’attenta riflessione si è pervenuti all’elaborazione di un’antropologia che considera l’uomo come un soggetto operante la sintesi delle dimensioni del suo essere. In quest’ottica la globalità è l’elemento base per la fondazione dello sviluppo umano qualitativo in risposta alla “crisi” dell’uomo e dei valori. Partecipanti: Ancarani, GL. Bergagio, F. Bonacina, M. Brighi, L. Cappugi, R. Cecchini, C. Chabanis, M. Ciry, P. de Calan, J. de Vogué, L. Derwa, A. Fazio, F. König, J. de Lovinfosse, R. Montagne, R. Marziantonio, L. Mazzei, P. Pace, L. Paoletti, H. Pasqua, C. Pellegrini, J. Rivière, C. Sturdza, J. Thomas, J. Troesch, J. Zeegers

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Incontro di Premi Nobel – L’uomo tra speranza e minaccia

Roma, 21 -22 Dicembre 1980 – mozione di chiusura dei 12 Premi Nobel Partecipanti In risposta all’invito rivolto da S. S. Giovanni Paolo II agli uomini di scienza e di cultura, la Fondazione Nova Spes ha promosso l’incontro dei Premi Nobel per considerare la portata di un nuovo dialogo tra scienza e fede. Intento di questo confronto è stata la promozione dell’uomo come valore, nella convinzione che solo una riflessione moralmente orientata può salvare l’umanità dalle minacce che incombono su di essa. Atti: Dichiarazione finale dei Premi Nobel Noi Premi Nobel condividiamo il grande ideale di Alfred Nobel, secondo il quale la scienza deve operare a vantaggio dell’umanità. La scienza con le sue scoperte ha portato grandi benefici all’uomo e noi speriamo che continui ad operare in questa direzione. La conoscenza scientifica – a volte – è stata però usata per scopi indesiderabili – ad esempio per la guerra – e anche le stesse applicazioni benefiche possono avere inaspettati effetti secondari non desiderati. Inoltre la scienza ha favorito correnti di pensiero che hanno cambiato l’immagine che l’umanità aveva di se stessa e il suo ruolo nell’universo. Questo fatto ha lasciato gli esseri umani spiritualmente spogli e in un vuoto morale.

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Incontro internazionale – La promozione dell’uomo come valore nell’Atto di Helsinki

Roma, 6 -9 Novembre È necessario conferire all’uomo il ruolo di valore fondamentale. In vista della conferenza di Madrid sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa finalizzata alla verifica dell’attuazione dell’Atto di Helsinki Nova Spes e l’Associazione Giornalisti Europei hanno riproposto i contenuti dell’Atto al fine di sollecitare una loro ampia diffusione e una maturazione dell’opinione pubblica che sia momento di pressione e di rinnovamento. Atti Pubblicazioni: La promozione dell’uomo come valore nell’Atto di Helsinki, brochure, Edizioni Fondazione Internazionale Nova Spes, Roma 1980 S. Cotta, Riflessione sui diritti fondamentali, pp. 1-12 F. König, Diritti umani e libertà di religione, pp. 13-20 Discorso di S. S. Giovanni Paolo II ai partecipanti al convegno, pp. 21-23 Partecipanti: I. Bertoni, N. Bobbio, P. Borrero Gomez, L. Van Bruegger, V. Cappelletti, G. Carli, A. Casof, C. Cernegura, C. Chabanis, V. Citterich, S. Cotta, G. Dall’Ongaro, A. De Poli, M. Dusan, A. Fazio, F. Foresta-Martin, D. Frescobaldi, R. Gallus, P. Garimberti, W. Gazal, P. Hodgson, B. Honings, F. König, E. Kusch, C. Leone, G. Letta, J. Marias, V. Mathieu, D. Morawski, A. Paluzi, A. Pascolini, G. Pasquarelli, P. Pavan, M. Pedini, F. Perroux, P. Prini, S. Romano, M. Semo, G. Selva, E. Serra, S. Silvestri,

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Incontro – Teoria delle classi sociali o condizioni umane?

Lecce, 21-23 Febbraio 1980 Il fallimento delle ideologie totalizzanti dimostra che non si può assolutizzare un unico aspetto della persona umana senza che questa perda la sua stessa dignità e pone in evidenza la necessità di un approccio antropologico più significativo. Di qui il suggerimento di Nova Spes che, nella scia della tradizione personalistica europea, propone la teoria delle condizioni umane. Partecipanti: F. Ferrarotti, J. M. Gabaude, A. Guy, G. Invitto, J. Kuçuradi, D. Lekovic,C. Leonardi, J. Marias,,M. Aziz Lahbabi, I. Bertone, S. Borgia, A. Blum, F. Cafaro, R. Campa, M. Damnjanovic, M. Marti, A. Matar, R. Mazzetti, A. Mercier, A. Meziane, C. Michaelides, G. Morra, E. Moutsopoulos, A. Negri, A. Palazzo, P. Prini, P. Pucelle, M. Signore, G. Uscatescu, P. Vignaux Agenda: Lecce 21-2-1980 ore 17.00 I° Sessione Presid.: Mario Marti – Rettore Univ. di Lecce Inaugurazione – Saluto delle Autorità e Apertura del Convegno. Pietro Prini (Univ. Roma): Classi sociali e condizioni umane (I conflitti del bisogno e quelli del desiderio). Mohamed – Aziz Lahbabi (Univ. Rabat): L’humanisme Musulman Lecce 22-2-1980 ore 09.00 II° Sessione Presid.: E. Moutsopoulos A. Matar (Univ. de Il Cairo): L’humanisme et la recherche de l’identité dans la tradition philosophique arabe-musulmane. M. Damnjanovic (Univ.

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Convegno Internazionale – “Le dimensioni della speranza nell’uomo contemporaneo”

Roma, 25 – 27 Gennaio 1980 Scopo dell’incontro è stato quello di precisare le linee fondamentali della Proposta Nova Spes e in particolar modo il nesso tra umanesimo e speranza che ne è alla base. Guardando alle ideologie che assolutizzano una sola dimensione dell’essere umano, si avverte la necessità di guardare all’uomo come soggetto globale e di recuperare la trascendenza della speranza, poiché solo ponendosi in relazione con una speranza che lo trascende, l’uomo può conferire significato alla vita e alla morte. Partecipanti: I. Bertoni, F. Bonacina, M. Brighi, C. Chabanis, M. Cozzoli, J. Fourastié, P.-P. Grassé, J. Marias, R. Marziantonio, G. Pappini, M. Parajon, G. Parlato, C. Pellegrini, P. Prini, B. Tonna

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