Paradoxa, ANNO XII – Numero 3 – Luglio/Settembre 2018

Scuola e digitale
a cura di Adriano Fabris

La scuola, oggi, vive in un paradosso. Il digitale preme per entrare in classe, ma spesso le porte rimangono chiuse: a mostrare diffidenza, proprio chi educa i giovani a comprendere la realtà nel loro linguaggio. Ebbene, quel linguaggio, oggi, passa per la tecnologia: è impensabile quindi fare come se non esistesse. E allora dove, se non a scuola, i ragazzi possono imparare a fare ricerche su Google, usare Ipad e Kindle, navigare nei social network con consapevolezza, metodo e buon senso? E per altro verso come, se non attraverso la tecnologia, la scuola può ridefinire ruoli e spazi educativi per ottimizzare l’apprendimento? Portare il digitale a scuola, allora, non significa solo consentire l’ingresso a smartphone e tablet, ma ripensare, in modo strutturale, l’insegnamento. Una sfida tutta da ingaggiare, si dirà. Noi, intanto, abbiamo lanciato il guanto.

 

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